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E’ morto Elio Pandolfi: una vita tra radio, teatro, tv e doppiaggio

Lutto nel mondo del teatro e del doppiaggio per la morte di Elio Pandolfi. aveva 95 anni. Diplomatosi all’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma, debuttò a Venezia nel 1948 come mimo-ballerino in Les malheurs d’Orphée di Milhaud; nello stesso anno entrò con Orazio Costa al Piccolo Teatro di Roma. Alla radio approdò nel 1949, scritturato da Nino Meloni per la Compagnia del teatro comico musicale di Roma.

Negli anni 1960 prese parte con Dino Verde a numerose trasmissioni radiofoniche di varietà, fra cui Urgentissimo, Scanzonatissimo, con Antonella Steni e Alighiero Noschese, I discoli per l’estate (1974-75) e 20.30 Express, insieme alla Steni.

Come doppiatore è stato la voce italiana dell’attore francese Jacques Dufilho in tutti i film della serie sul Colonnello Buttiglione. Elio Pandolfi ha doppiato anche Stanlio della coppia Laurel & Hardy, assieme a Pino Locchi che dava la voce a Ollio, in alcuni ridoppiaggi tra i quali quelli di Allegri eroi (1957) e La bomba comica (1958). Ha doppiato anche due personaggi Disney: Paperino, nei cartoni degli anni sessanta e settanta come seconda voce alternato a Oreste Lionello, e Le tont ne La bella e la bestia. Negli anni 1960 e 1970, Elio Pandolfi doppiò anche Daffy Duck, come seconda voce nei cortometraggi dei Looney Tunes e Merrie Melodies.

Fu anche un doppiatore molto attivo all’interno di Carosello, dando voce a una serie di personaggi animati, soprattutto della Paul Film di Paul Campani. In particolare era la voce di Toto del duo Toto e Tata. Durante una sua partecipazione al Maurizio Costanzo Show, Pandolfi dichiarò che in occasione di un’improvvisa indisposizione della doppiatrice Tina Lattanzi, accettò di sostituirla – per salvare il programma – imitando la sua celebre voce, senza che nessuno si accorgesse della differenza.

Negli anni settanta, tra gli impegni teatrali (Alleluja brava gente di Garinei e Giovannini, 1970; Le femmine Puntigliose Goldoni. Regia di Giuseppe Patroni Griffi (1977) Il vizietto di Salce, 1979) e televisivi (vari spettacoli e romanzi sceneggiati), continuò a partecipare ad alcune trasmissioni radiofoniche come Il fischiatutto (1971) e Lei non sa chi sono io! (1972).

Per il teatro Verdi nel Teatro Stabile Politeama Rossetti nel 1972 è il Conte Boni Cancianu ne La principessa della Czarda con Adriana Innocenti, nel 1974 Leopoldo Branmayer ne Al cavallino bianco con Sergio Tedesco e Sandro Massimini, nel 1979 Pancrazio XIV ne La duchessa di Chicago con Massimini e la regia di Gino Landi, nel Teatro Lirico Giuseppe Verdi nel 1988 Njegus ne La vedova allegra con Daniela Mazzucato, Roberto Frontali e Luciana Serra, nel 1992 L’Imperatore Francesco Giuseppe in Parata di primavera (Frühjahrsparade) di Robert Stolz, nel 1993 Gioacchino XIII Principe di Flausenthurn in Sogno di un valzer di Oscar Straus con José Cura per la regia di Massimo Scaglione, nel 2002 Toby Gutter in Scugnizza con Gennaro Cannavacciuolo, nel 2005 il Narratore in Gasparone di Karl Millöcker e nel 2008 Il capo degli eunuchi ne Il paese del sorriso con Silvia Dalla Benetta.

Tra la fine degli anni ottanta e il decennio successivo, è tornato alla radio, soprattutto come lettore, in trasmissioni come Mi racconti una fiaba? (1987-1991), Impara l’arte e Il Signor Bonalettura, questi due ultimi programmi condotti da Luciano Rispoli. Attore fra i più affezionati al mezzo, Pandolfi continua a frequentare i microfoni della radio, partecipando da diversi anni al programma di Rai Radio 3 Hollywood Party e conducendo dal 2002 Di tanti palpiti.

Pandolfi inoltre alterna al cinema anche esperienze teatrali fino al 2000 quando debutta con La mandragola di Niccolò Machiavelli con la regia di Paolo Gazzarra con Antonella Elia.

Tra il 2004 e il 2005 prodotto da Teatro Il Primo di Arnolfo Petri si dedica all’operetta, interpretando col Maestro Marco Scolastra due recital musicali, Operetta mon amour (2004) e Le Vispe Terese (2005). Nello stesso biennio assume la direzione artistica del Premio Nike per il Teatro e della Accademia Primostudio diretta dallo stesso Petri.

Pandolfi ha lavorato anche in televisione partecipando a varietà e sceneggiati: Fuori programma, presentano Elio Pandolfi e Raffaele Pisu, con il complesso di Bruno Quirinetta, 1955; Orgoglio e pregiudizio, sceneggiato televisivo diretto da Daniele D’Anza (1957); Za-bum, varietà diretto da Mario Mattoli (1964); La domenica è un’altra cosa, varietà (1969); Suonare Stella, regia di Giancarlo Nicotra (2006).

 

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