E’ Angelina Mango la regina di Sanremo, “La noia” è la regina del 74° Festival della Canzone Italiana. La vittoria è arrivata alle 2.28 proclamata da Amadeus dopo una serata durata 6 ore e una votazione soffertissima. Per lei una vittoria nel nome del padre che sul palco dell’Ariston è salito 6 volte. Un ideale passaggio di consegne tra padre e figlia 10 anni dopo la morte di Pino Mango. Già nella serata delle cover avrebbe meritato il successo, “La Rondine”, canzone portata al successo nel 2002 dal papà, era stata interpretata al limite della perfezione con uno struggimento, una delicatezza che avevano conquistato tutti. Vittoria meritata, così sia. Il verdetto fa esplodere di gioia Ariston e Sale stampa che tifavano apertamente per lei.
La finale comincia così come era cominciata questa edizione del Festival. La banda dell’Esercito esegue l’Inno di Mameli per chiamare gli italiani a coorte e tentare il colpo atomico del 70% di share nella serata più attesa dell’anno. Ma ci si divide subito alla lettura della classifica generale che scatena le solite esclamazioni di disappunto e trasforma l’Ariston in una polveriera pronto all’insurrezione, interviene Amadeus che perde anche la voce: “Posso dire una cosa? Io capisco che questo fa parte della storia di Sanremo, ci sono i gruppi i fan ed è giusto che sia così, vi chiedo solo il rispetto per tutti e trenta i cantanti in gara”. La top ten vede presenti: Alfa 10°, 9° Diodato; 8° Bertè; 7° Amoroso; 6° Mahmood; 5° Irama; 4° Ghali; 3° Annalisa; 2° Angelina Mango 1° Geolier.
La serata dei big, 30 in gara, si apre con Renga e Nek e prosegue con Big Mama e Gazzelle. Dargen Damico, quinto cantante in gara, parte dalla 21° posizione con “Onda alta”.
L’ingresso di Fiorello fa vedere di che pasta è fatto: un’interpretazione un po’ Michael Jackson, un po’ Domenico Modugno di cui canta Vecchio Frack facendo il verso al cantante americano: un doppio omaggio in un bel momento di spettacolo in abito nero con i bordi illuminati. La stoccata sulla lunghezza del Festival arriva a fine monologo: “L’ultimo canta quando il primo comincia la tourneé. Tocca poi a “Il Volo” che con “Capolavoro” cercano la rimonta impossibile dall’11° posto. La Bertè raccoglie la consueta ovazione a scena aperta, qualsiasi cosa canti, fossero pure le istruzioni di utilizzo di una tostiera. Solo alle 22.45 la gara scavalla un terzo dei cantanti: Mahmood con Tuta Gold ricorda il successo di “Soldi” per sonorità e struttura. Il cantante piace e raccoglie grandi consensi: in classifica generale parte dal 6° posto. Arriva il momento di Roberto Bolle, statuario, leggero nella danza del Bolero di Ravel che regala un altro momento di grande arte. Bolle si è esibito affiancato da diciotto danzatori del Béjart Ballet di Losanna. La serata si annuncia lunga e le esecuzioni che si susseguono: da Fiorella Mannoia e Alessandra Amoroso ad Alfa e Irama propongono canzoni molto radiofoniche. Irama, 5° dopo quattro serate, si candida a ruolo di outsider. IL suo pezzo “Tu, no” ha sonorità emozionali da musical. Gigliola Cinquetti festeggia i 60 anni di “Non ho l’età” con cui vinse nel 1964. La gara prosegue con Ghali e Annalisa, Angelina Mango riparte dopo il secondo (immeritato perchè avrebbe dovuto vincere) posto nella serata delle cover e prova a pendersi la vittoria finale; subito dopo arriva, ironia della sorte, Geolier con I’ pe me Tu pe’ te. La serata prende velocità e si avvia verso la sua parte finale dove trova posto l’esibizione dei The Kolors “Un ragazzo, una ragazza”. Nella top five finiscono: Irama, Annalisa, Geolier, Angelina Mango.
Festival di Sanremo 2024, premio Mia Martini alle Bertè; premio Sala Stampa ad Angelina Mango
La classifica finale:
5° Irama
4°Ghali
3° Annalisa
2° Geolier
1° angelina Mango
Comment here