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Vent’anni fa l’addio a Alberto Sordi

Furono in 250.000 ai funerali di Alberto Sordi, morto esattamente 20 anni fa a 82 anni. Fu il simbolo della commedia all’italiana insieme ad altri giganti come Gassman, Tognazzi, Manfredi, Totò e molti altri. Esordì nel cinema nel 1937 come comparsa e diventando la voce italiana di Oliver Hardy. Dopo la guerra il debutto in radio e da lì gli inizi nel cinema con il suo amico di sempre: Federico Fellini. Da regista, Sordi firmò 19 film e negli anni 80 collabora con Verdone, da molti considerato suo erede in film come “In Viaggio con Papà” e “Troppo Forte”, indimenticabili le collaborazioni con Monicelli “Il Marchese del grillo” dove divenne storica la sua battuta: “Io so’ io e voi nun siete’n cazzo”, sempre da questo film l’epigrafe scritta sulla sua tomba:  “Sor Marchese, è l’ora”. Recitò in oltre 200 film.

Commovente la lettera che Gigi Proietti lesse al suo funerale: “Io so’ sicuro che nun sei arrivato ancora da San Pietro in ginocchione, a mezza strada te sarai fermato a guarda’ sta fiumana de persone. Te rendi conto si’ ch’hai combinato, questo è amore sincero, è commozione, rimprovero perchè te ne sei annato, rispetto vero tutto pe’ Albertone. Starai dicenno: ma che state a fa’, ve vedo tutti tristi nel dolore e c’hai ragione, tutta la città sbrilluccica de lacrime e ricordi ‘che tu non sei sortanto un granne attore, tu sei tanto di più, sei Alberto Sordi”. 

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