E’ morto a 98 anni Eugenio Scalfari, uno dei più grandi giornalisti italiani del XX secolo; contribuì, con altri, a fondare il settimanale l’Espresso ed è fondatore del quotidiano la Repubblica. Visse per diversi anni a Sanremo dove studiò al Liceo Cassini avendo come suo compagno di banco il futuro scrittore Italo Calvino.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale entra in contatto con il neonato Partito Liberale Italiano, conoscendo giornalisti importanti nell’ambiente. Nel 1950, mentre lavora presso la Banca Nazionale del Lavoro, diventa collaboratore, prima a Il Mondo e poi a L’Europeo, di due personalità che spesso richiama nei suoi scritti: Mario Pannunzio e Arrigo Benedetti. Ricorderà poi, con orgoglio, di essere stato licenziato dalla BNL per una serie di articoli sulla Federconsorzi non graditi alla direzione.
Nel 1955 partecipa all’atto di fondazione del Partito Radicale. Nello stesso anno nasce il settimanale L’Espresso: Scalfari è direttore amministrativo e scrive articoli di economia.
Nel 1976, dopo aver già tentato (inutilmente) di varare un quotidiano insieme a Indro Montanelli, che aveva respinto la proposta definendola piuttosto azzardata, Scalfari fonda il quotidiano la Repubblica, che debutta nelle edicole il 14 gennaio di quell’anno. L’operazione, attuata con il Gruppo L’Espresso e la Arnoldo Mondadori Editore, apre una nuova pagina del giornalismo italiano. Il quotidiano romano, sotto la sua direzione, compie in pochissimi anni una scalata imponente, diventando per lungo tempo il principale giornale italiano per tiratura che lasciò nel 1996.
Scalfari ha ricevuto varie onorificenze. A livello giornalistico ha vinto nel 1988 il Premio Internazionale Trento per “Una vita dedicata al giornalismo”, nel 1996 il Premio Ischia alla carriera, nel 1998 il Premio Guidarello al giornalismo d’autore e, di recente, il Premio Saint-Vincent 2003. L’8 maggio 1996 è stato nominato Cavaliere di gran croce dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro mentre nel 1999 ha ricevuto una delle più prestigiose onorificenze della Repubblica francese diventando Cavaliere della Legion d’onore (successivamente è stato promosso ufficiale). Il 5 maggio 2007 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Vinci e il 23 ottobre 2008 gli è stata conferita la cittadinanza benemerita di Sanremo. Nel 2019 vince il prestigioso Premio Viareggio.
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